Casa Kane.

Casa Kane.

Casa Kane e situata all’entrata di Forks, su una collina in mezzo alla boscaglia, e situata li non solo per le gradezze enormi, ma anche per il fabisogno di William.


Da qui concludiamo con l’enorme Casa Kane.


Arrivarono a Forks prima del calar del sole. La casa era già pronta e ammobbigliata dalle governati. “Allora tesoro che ne dici della tua nuova casa? Lo so e più o meno come le altre nche se più bella, e poi e diversa perchè situaa in un bosco e via da una città.” Disse la madre, Katrine, una donna bellissima, dai capelli dorati e dagli occhi color nocciola, dal corpo magro e molto alta, dal carattere gentile e ironico anche se molte volte si da delle arie con la gente che non conosce, per farsi notare. “Si carina.. anche se più che una casa mi sembra un hotel a 3 stelle.. come al solito.. troppo vistosa.. la odierò come tutte le altre case.” Disse William freddo e tagliente come la lama di un coltello. Il suo essere un pò freddo faceva alterare la calma e la pasienza dei genitori, “William la gentilezza lhai lasciata a Los Angeles o non so dove? Si più carino.. se siamo qui e per te, io tutto questo bisogno non lo avevo.. lo abbiamo fatto per il tuo bene, perciò non lamentarti.” Sputò George, era il padre, un uomo alto robusto e molto affascinante, dagli occhi di ghiaccio e i capelli castani, era stato anche lui in passato un Alpha, e adesso aiutava il figli per onoscere meglio il suo ruolo, il suo compito era tenerlo sotto corda, e rinfacciargli le cose era il suo punto di forza. William li guardò nervoso, e con fare arrabbiato entrò veloce in casa, “Come al solito.. Hotel a 3 stelle no una semplice casa” pensò schifandosi della casa, era bella si, ma lui odiava tutta questa ricchezza e popolarità, amava poter avere quel che voleva avere, ma odiava essere visto come un figlio di papà, anche le sue cose lui sel’era sudate. “Cecil dovè la mia camera..” chiese alla governate, “sul corridoio alla sua sinistra signore, e l’unica porta che trova dopo il giardinetto..” “grazie..” rispose nuovamente freddo affrettandosi ad andare in camera sua. Entrò e quando fu dentro sospirò, era una camera enorme, con bagno in camera e con sicuramente un’enorme camera armadio.. Odiava tutto il gran lusso. Stufo della giornata trascorsa si tolse giacca e scarpe si butto sul suo letto.

“Cris.. ci sei?..” disse a bassa voce. Una novola bianca apparse accanto al letto, e Crisi fece avanti, sembrava un peluche, era un batuffolo bianco, ma tutto sommato era il suo migliore amico. “Hey bella la nostra nuova casa, ero in perlustrazione.. non è male.. c’è la sala biliardo e la sala video e la..” “Cris...” lo interruppe William a tutte quelle cose che stava pensando il lupo.. “Sai che odio il lusso e tu tene vieni con queste cose...” disse sorridendogli e dandogli un piccolo puffetto sul muso.. il lupo latrò divertito.. “Su dai batuffolo dormiamo.. sono sfinito..” disse Will, il lupo non selo fece ripetere due volte, e gli si mise a fianco e in pochi secondi entrambi entrarono in un lungo sonno.

William non fu svegliato sicuramente dal dolce sole o dalle auto dalle città, no tutt'altro, fu svegliato dal lupo che continuava a leccargli il volto, era contento, e il pelo gli cambiava rispetto agli stati danimi.
"Su Su Cris.. si più educato sai che ti odio quando sei pimpante.. adesso togliti e vai affarti un giretto dove vuoi basta che ti togli dolle scatole..." spostando il lupo si alzò e si sedette sul letto stiracchiandosi e passando le mani sugli occhio. Un'immagine gli passò attraverso gli occhi, era sfocata "Cris cos'era.." il lupo mise la testa di lato uscendo la lingua e sorridendo di gusto senza dirgli nulla.. "Ti odio stupido lupo..." il lupo gli fece una linguaccia e scomparì in una nuvoletta beige.
William si alzò e fece una lunga doccia. finito si mise in accappatoio e guardò lora, erano le 9 e 30, era ora di andare a fare un giretto di perlustrazione, così si asciugò e si vestì.

Sistemò i capelli biondi e andò in camera sua. Mise un pò del suo profumo preferito e andò in cucina. "Buon giorno a tutti....." Urlo contento, siede un bacio alla madre che lo guardò strano e salutò il padre. "Buongiorno tesoro" disse la madre sorridendo.. "Allora pa è arrivata??" il padre lo guardò e sorrise divertito facendo cenno di si "Ti adoro lo sai??" disse abbracciandolo e scappando a razzo verso fuori lasciando il padre con un sorrisone a 32 denti. Willian uscì fuori mentre il respiro gli si mozzà in gola.
Era bella, bellissima stupenda.. Il nero luccicava anche con le nuvole, brillava. Non poteva crederci finalmente la sua tanto aspettata Audi R8 era arrivata.

andò incontro all'auto sfiorandola appena, era bellissima e finalmente era sua, salì a bordo e ne toccò il manibbio in pelle, era da brivido.. "Will...." lo chiamò il padre lui si girò e al volo prese le chiavi che gli aveva lanciato il padre con un sorriso chiuse la portiera e mise in moto, il motore ruggi e a quel suono il volto di lui si illuminò e così parti a razzo.
Fece un giro nei dintorni provando la brezza dei suoi 525 cavalli.. quel bolide riusciva a toccare i 100 km/h in soli 4 secondi era magnifico, pura adrenalina. Torno a casa nn poteva già mostrarla in città, prima doveva fare alcune cosette. tornò a casa dove la posteggiò aggraziatamente, scese e mise la sicura l'immagine che gli aveva mostrato prima cris adesso tornò ma molto + chiara, era Julie con il suo sorriso allucinante. Will si girò verso il lupo che apparve con un sorriso, Will lo guardò, guardò lora, erano le 11 e 30 "tra un po Julie uscirà da scuola presumo.." pensò e cominciò a correre verso il bosco, cominciò a spogliarsi e quando fu del tutto nudo attaccò tutto on un laccetto alla caviglia e in pochi secondi su un enorme lupo dal pelo bianchissimo e stupendo.

Decise che prima era meglio cacciare e dopo sarebbe andato da Julie.. "Arrivo piccola mia..." pensò mentre il cuore batteva all'impazzata.

Continua in Casa Cameron.

Da Casa Cameron.

Arrivarono in pochi minuti a casa di Will e come avevano immaginato era una casa bellissima. "Come al solito i miai hanno fatto tipo un'hotel a 3-4 stelle, odio stecose.." "Su Will non lamentarti hai una casa stupenda.." disse la madre complimentandosi, Julie non aveva aperto bocca, e none aveva voglia. Sophie li lasciò e li salutò augurandogli una buona serata. Julie si avviò verso la porta ma Will la fermò portandola davanti a se, un pò troppo vicina, per un momento stentò a respirare e così anche Julie, dopo pochi secondi gli fece un sorriso.. Accarezzò il volto di Julie e gli disse Aspetta prima devo farti vedere una cosa per tirarti su il morale.. gli disse continuando a guardarla e perdendosi nei suoi occhi azzuri, poi sospirò e la prese per mano, portandola al parcheggio. Julie sgranò gli occhi non appena vide quella visione celestiale, era stupenda ed era ciò che aveva sempre sognato, una bellissima R8 luccicante... Mollò la mano di Will, che scattò a ridere, e corse all'auto, con la mano sana accarezzò i lineamente perfetti di quel gioiellino "Will e...e ... e straordinaria....." "Lo so.. melha regalata mio padre.. e fantastica in strada.." "Ci credo... William non è di tutte le macchine toccare i 316 km/h nel giro un minuto e mezzo... questo e il mio sogno.. dimmi che mela farai portare ti prego.." disse lei facendo il viso da cucciola, lui rise e si avvicinò le accarezzò il viso, era così... bella.. Si perse nuovamente in quegli occhi coì celesti, poi sospirò.. "telo prometto, ma non oggi... prima devo fare una cosa.." "Sei un tesoro..." "Lo so..." scherzò lui facendole tornare un pò il sorriso. Lui era li, così bello così tremendamente attraente. lui si poggiò di fianco sulla macchina, e lei di schiena, lo guardò e sorrise. "Grazie di tutto Will....." "Di nulla piccola mia.. Lo sai che per te darei l'anima..." gli disse lui fissandola e accarezzandole dolcemente il viso. Si avvicinò piano a lei, era così piccola ma troppo fragile, per non combinare altri danni le baciò dolcemente la fronte.. Lei rimase per un eterno secondo con gli occhi chiusi e il respiro trattenuto. Poi lo guardò e gli sorrise "Entriamo....." disse lui mettendole il braccio dietro la schiena. "Mamma sono a casa e oh una sorpresina per te..." urlò, la madre corse all'entrata e quando vide Julie corse ad abbracciarla, Katrine non era cambiata affatto, era sempre la bellissima donna che aveva conosciuto pochi anni fa. "Julie.... piccola mia...." "Oh Katrine..." "Come stai tesoro... ti trovo.. bellissima.. sei stupenda tesoro.." "Sto bene Katrine e grazie.. trovo in forma anche te.. come al solito del resto..." disse lei abbracciandola forte a se. Bene voi continuate le vostre smancerie io vado a fare una doccia.. puzzo... non di cagnaccio spelacchiato.. disse sottolineando quell'ultima frase a Julie che scattò a ridere. Will andò in camera sua prese dei vestiti e fece un lungo bagno. Julie incontrò anche il padre di Will il quale gli fece un sacco di complimenti e di abbracci, la trattavano come fosse una figlia. Parlarono di tutto da quando Julie era andata via fino a quel giorno, con loro non aveva segreti e così gli parlò di Julian e di tutto quel che stava succedendo, loro gli diedero si torto che ragione, gli consigliarono di perdonarlo, ma come sempre la sua testa dura con capiva. William tornò dalla sua lunga doccia

Era bellissimo, lo era sempre stato. Abbracciò da dietro le spalle Julie baciandogli più volte il collo imprimendo quell'odore fantastico nella mente. Dopo poco cenarono con calma, e anche Cris si unì. Finitò tutti asseme aiutarono in cucina, poi Will la prese per mano e la portò con se fuori "Stiamo un pò fuori.. l'aria e calda, e anche se ci fosse freddo ci sarei io..." "si meglio.. un pò d'aria mi serve" disse poggiandosi ad una panchina, lui i mise al suo fianco e gli cinse le spalle facendola poggiare su di se cominciò ad accarezzarle il braccio, ed entrambi chiusero gli occhi ascoltando il emraviglioso suono della natura e facendosi cullare dalla bellissima luce della luna. Julian quando arrivi... non durerò molto.. così!! pensò Will sospirando.

Entrarono un pò in casa, e in quello stesso istante suonò il campanello, nessuno girava per casa Piccola vai ad aprire, io vado un attimo in cucina. disse lui, sapeva che era Julian, lo capiva dall'odore. Julie ando alla porta muovendosi come una specie di robot, era stanca e stressata, sospirò e apri la porta. M ail suo cuore si fermò li in quell'istante, a quella visione, davanti a quel ragazzo, la quale ore prima aveva detto addio.. Sofffocò un respiro che gli si era chiuso alla gola... Chiuse gli occhi respirando piano, e senza crollare per terra gli fecespazio per entrare, non lo salutò, no ne trovava le forze, quelle forze che tanto mancavano William.. ti odio... pensò stringendo gli occhi. Chiuse la porta e con piccoli passi andò in salone.. ti odirò per la vita William.. sappilo.. gli sussurrò con voce rabbiosa Oh ciao Julian.. benvenuto a casa mia.. prego accomodati.. gli disse lui cortese. Julie non sopporto quel suo comportamente, era dispiaciuta per il pomeriggio prima, ma non sapeva come aggiustare il tutto, sospirò e si mise sul divano mettendo le braccia in faccia, per nascondere non solo la stanchezza ma anche il dolore che gli provocava il solo pensiero della presenza di Julian.

Will seguì con gli occhi Julie e poi incontrò queli di Julian Will, che sta succedendo qui? will lo guardò come per dire "Hey ai dimenticato i nostri piani?" poi sospirò e tornò a guardare Julie "Non potevo lasciarla crepare per strada, stava per svenire, se non l'avrei presa non so dove l'avremo trovata, e non voglio neanche pensarci.." sussurrò piano fissando Julie, poi tornò a guardare Julian, gli sorrise Ricorda hai una R8 da guidare tu..ha posso offrirti qualcosa? kiese gentile, Julian scosse la testa, e Will si preparò un'aperitivo per se stesso. Julie sentì tutta la discussione, stava cadedo davvero così? Stava lasciando che la sua vita crollasse così? Non poteva, e non sarebbe successo. Si alzò e cominciò a passeggiare per l'enorme stanza. Will la vide, ed entrambi si guardarono, lui arreso distolse lo sguardo Ehy Ju vado a prendere la mia felpa così andiamo.. Julian fece ok e lui corse in camera sua, sospirò, e lasciò tutto com'era, non poteva immischiarsi, se voleva veramente la felicità di Julie, doveva dimenticarla. Julie vide Will Sparire, e vide Julian solo seduto su uno sgabello al bancone-bar, non sapeva che fare Va e chiedigli scusa.. diceva la sua parte razionale e quella irrazionale?? anche per questa olta era inesistente, dava ragione a quella razionale. Sosirò e si avvicinò al bancone. Si sedette in uno sgabello quasi vicino a Julian, prese il bicchiere d'aperitivo che aveva lasciato Will e ne sorseggiò un pò, quel silenzio tra loro e frustrante, brutto, odioso! Scusa!! disse posando il bichiere. Scusa per oggi.. Non volevo.. dirti addio!! O esagerato troppo, ma avevo bisogno di sfogarmi, avevo bisogno di buttare via tutto il nervoso, tutta la rabbia.. era dispiaciuta, non lo guardava, ma continuava a passare il dito sul boro del bicchere.. Poi lo guardò, incontrare i suoi ochi era come ritrovare il sole dopo una tempesta, come trovare una parte di se stessi dopo averla strappata. Possiamo essere amici senza ammazzarci? Ormai quello di cui dovevamo parlare lo abbiamo risolto.. diciamo.. ma non voglio continuare così, a far finta che tu non sia nessuno, a far finta che il mio cuore continua a battere quando ti vedo, e tutto così difficile.. ma non credo che sarà difficile anche essere amici.. disse continuando a fissare i suoi occhi, poi si voltò sullo sgabello per averlo di davanti, gli tese la mano gessata stirando le dita che facevano un male cane, chiuse gli occhi per sopportare il dolore, respirò affannosamente e poi lo guardò Amici? gli disse facendogli il primo e vero sorriso.

Julie sorrise Bhe ricorda il mio essere più che testarda non è scomparso.. quello e rimasto, e invitando molti altri difetti, la freddezza, l'indifferenza etc etc etc.... tutto quello che non ha mai fatto parte della mia vita.. sospirò e poi sorrise era strano essergli amica, ma era pur sempre piacevole. William tornò sbattendo le chiavi rumorosamente, era nervoso, aveva messo la sua felpa preferita. Allora che facciamo?? chiese lui facendo finta di nulla, Julie lo guardò e gli sorrise "Io e Julian abbiamo..chiarito quel che oggi era andato in fumo.. e siamo ritornati.. amici!!" "A!! Sono contento per voi..." disse semplicemente facendo un falso sorriso ma che sembrava vero, Julie lo conosceva benissimo, e sapeva che quello non era il vero Will, così sopirò e prese un'altra sorsata dal bicchiere.. "Allora dove mi portate??" chiese alzandosie guardando felice i due ragazzi. Will guardò Julian e sorrise malizioso per l'idea che aveva Tesoro.. ti portiamo.. dove le leggi non hanno significato... sorrise nuovamente sbottonò la giacca e fece segno di uscire in garage, usciti si mise davanti al suo gioiellino.. Allora Julian.. questa e la mia ragazza... tela presento.. e spostandosi mostrò la lucentezza dell'auto. Julie sorrise e siavviò davanti la macchina, salì sul cofano e si sedette incrociando le gambe Come stiamo insieme? chiese guardando Julian.. poi guardò Will... Stupende disse facendo un fischio..

un tantino nuova??? amore se non lo sai e uscita una settimana fa dalla fabbrica AUDI... e nuova di zecca.. disse e poi con un sorriso gli tirò le chiavi e veloce salì in macchina, Julie vide passare accanto a se Julian che con un sorrisino guardava le chiavi, sospirò uomini.. scese e anche lei salì in macchina. Julian mise in moto e con l'aiuto di Will usciròno dal garage. Con poche indicazioni arrivarono in una mega strada era abbandonata, ma ben in ordine Divertiti caro.. disse sorridendo e mettendosi comodo, Julie si accomodò dietro accoccolandosi a se.. Julian ingranò la marcia e a colpo secco accelerò, nel giro di soli 8 secondi erano già a 200 km/h non c'erano curve, era quasi tutta rettilineo. William accese la radio e mise una canzone di discoteca "Tik Tok di kesha" era bellissima specialmente quando si parlva di correre.
Gli occhi di Julie non reggerono tanto e dopo pochi minuti crollò. William si girò e la trovò che dormiva, fece un piccolo sorriso e tornò a guardare la strada Si e addrmentata.. era distrutta oggi... non riesco a capire dove trova tutta quella forza.. è eccezionale.. disse rivolgendosi a Julian che era concentrato alla strada. Poi si voltò nuovamente e sorrise di nuovo.. Sogni d'oro piccola mia..

Will lo guardò.. Julian. lo farei anche se nn melo dicessi tu.. sai già quanto e importante per me.. disse guardandolo e facendo un sorriso. poi guardò la strada.. entrambi parlarono del più e del meno.. di come la strada fosse perfetta a come aiutare Julie. Will guardò Julian.. Hey ciccio frena fa guidare un po anche a me.. ti faccio vedere qualche giochetto... disse facendo un ampio sorriso, Julian piano decellerò e alla fine si fermò entrambi si diedero il cambio Will guardò Julian Ciccio attacca la cintura.. ma julian lo guardo come x dire si come no.. Will guardò la strada e sorrise E poi nn lamentarti che non telo avevo detto.. ingrano la marcia e scattò, raggiunse i 265 km/h nel giro di un minuto esatto. La strada finiva in uno spiazzale enorme, dove dava la ferrata sullo strapiombio.. accelerò di più e vide Julian guardarlo sgranando gli occhi. col suo sorrisetto sterzò e frenò facendo sgommare la macchina nello sterrato e girandosi per rifare il rettilineo. Julie cadde dal sedile sbattendo la mano Aaaaaaai figlio di buona madreeeeeee urlò alzandosi e buttandosi sul sedile per massaggiare la mano.. "Coglione chi ti a dato la patente?" "Jul scusa nn mi ricordavo ci fossi tu scusa piccola..""scusa un corso scemo.. mi hai fatto volare.. hai.. disse continuando a massaggiare la mano... Poi però guardò i visi di entrambi erano spaventati Hei guardate la strada sennò guido io.. Will sorrise e scosse la testa tornò aguardare la strada e riingranando la marcià scattò verso il rettilineo.. Sicura di stare bene?" chiese guardando Jul dallo specchietto.. si... rispose con una mensogna.. la mano faceva male cane.. e il dolore cominciava a farsi sentire.. sospirò e si appoggiò al sedile.

Julie lo guardò alzando un sopraciglio No questa mano e sana e salva apparte addormentata.. e questa già rotta che fa male.. se qualcuno nn avrebbe fatto una curva da sballo... ma xò mentr io dormissi.. nn lhavrei risbattuta.. disse guardando Will poi tornò a guardare Julian.. Devi sapere che dormire qui dietro e molto scomodo.. gli disse poi immagini le passarno per la testa, pensò alla prima volta che facero l'amore in macchina lei e Julian.. e a quel pensierò arrissì di brutto.. e abbassò la testa nascondendola nelsedile di Julian. Poi si riprese guardò un secondo Juliene poi tornò a guardare Will.. "Che ne dici di comprare un sedile per me e mettelo li davanti?? da qui nn si vde un tubo..." Oh piccola dai.. non hai nulla da vedere..." "Nulla?? Will sai che le macchine sono...." "..le macchine non sono nulla per te.. paragrafo chiuso punto e bata. tagliò will penzandò all'incidente di Julie. Julie capì "Non perchè mi sono schiantata contro un muro adesso devi prendertela con me e le auto will sai che nn è colpa mia... se qualcuno nn avesse manovrato i freni a me nn sarebbe successo un bel niente.." Will sospirò e la guardò sorrise ad un pensiero a cui Julie avrebbe rifiutato sicuramente.. Bhe e vuoi tanto gustarti il panorama perche non vieni qui davanti? ti metti qui insieme a Julian.. lui lo guardò sgranando gli occhi e così anche lei.. era un pensiero proibito poi guardò Julian e poi nuovamente Will "eeeeeh? davvero?" "Si..." "perfetto.." disse ricambiando il sorrido di sfida.. guardò Julian e gli sorrise.. Ju porta il sedile tutto indietro.. lui guardò confuso, ma face come gli disse.. lei si alzò e lo guardò Non è.. un.. problema vero?? chiese imbarazzata, lui nn sapeva di cosa stasse parlando e lei senza ricevere rispsta si mis davanti insieme a lui, si sedette in un piccolo spazio tra le gambe di Julia. Julie si irrigidì era stranissimo quel contatto.. anche se piacevole. Si girò verso Julian e sorrise.. poi guardò Will la quale gelosia lo stava mangiando.. allora tesoro dove andiamo? gli chiese lei sfacciata a Will. Lui la guardò e serio ingranò la marcia scattando per il rettilineo.